Estremo nord del Botswana , a pochi chilometri dal confine con la Namibia, non lontano dalle rive del selvaggio fiume Kwando.
Sono seduto su una jeep scoperta, di fronte allo spettacolo di Madre Natura: mamma leonessa è acquattata all’ombra di un arbusto in mezzo al bush africano con i suoi tre giovani leoncini.
La carcassa di un bufalo, celata nella vegetazione, giace accanto alla leonessa, mentre un avvoltoio staziona appollaiato in cima ad una albero nelle vicinanze. Ha fiutato l’odore del bufalo che la leonessa ha cacciato
da poco e attende la sua parte.
D’un tratto la leonessa si alza, infastidita dalla presenza del volatile e inizia a trascinare faticosamente il bufalo in mezzo al bush. Ha deciso di spostarlo in un luogo più sicuro. I tre leoncini la seguono con andatura veloce, poi inaspettatamente saltano sul dorso del bufalo. Si alternano, prima uno poi l’altro. La madre non riesce a sostenere anche il peso del cucciolo di turno ed è costretta a fermarsi, una volta e poi ancora. Si guarda intorno, mentre lascia che i suoi piccoli, guidati dall’istinto, proseguano i loro giocosi assalti. Sa che, quello che in questi istanti per i cuccioli è un gioco, è il loro apprendistato alla caccia e alla vita adulta.
La leonessa riesce a completare il trasporto fino a un luogo più riparato e più facile da controllare. E qui i cuccioli riprendono i loro giochi, rotolandosi fra loro, misurando così la loro forza.
Fra gli animali il gioco è importantissimo perché è un vero e proprio “atto preparatorio” alla vita matura. Il gioco sviluppa empatia, intelligenza e adattabilità e così facendo accresce nell’animale adulto la capacità di sopravvivenza.

E l’essere umano?
Il bambino inizia a giocare in modo naturale. Poi a un certo punto gli adulti gli dicono che giocare è una perdita di tempo perché attraverso il gioco non si produce reddito.
Stuart Brown ha scoperto che
“la memoria di cosa voglia dire giocare e l’integrazione del gioco nella nostra quotidianità sono probabilmente i fattori più importanti per un essere umano soddisfatto. La capacità di giocare è fondamentale non solo per essere felici, ma anche per stabilire relazioni sociali e diventare una persona creativa e innovativa”.
E’ importante riconoscere alla giocosità la sua valenza.
Il gioco fa parte della natura più profonda dell’uomo e delle nostre vite.
L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare
George Bernard Shaw
Giocare è magia.
Quando giochiamo siamo vicini alla nostra essenza, siamo felici, sorridiamo e ridiamo.
Quando siamo giocosi ci prendiamo cura di noi stessi. E’ un atto d’amore che ci procura emozioni e pensieri positivi e allontana inquietudini e preoccupazioni.
I risultati delle ultime ricerche scientifiche certificano che l’uomo è “fatto” per giocare e che attraverso il gioco arriva ad esprimere la sua parte più autentica e peculiare. Il gioco è il perno della creatività e della capacità di rinnovamento.
Per questo anche in alcuni ambiti lavorativi si sta riconoscendo sempre di più l’importanza del gioco come elemento significativo per un buon andamento e per le fortune delle imprese.
Dagli studi di Stuart Brown, Brendan Boyle e diversi altri emerge come ci sia una forte correlazione tra il successo e un mindset giocoso.
Del resto, la giocosità (Playfulness) è un comportamento tipico degli animali più intelligenti ed è essenziale per sviluppare molte abilità, soprattutto abilità sociali e di Problem Solving.
L’uomo è veramente uomo
soltanto quando gioca
Friedrich Schiller
Playfulness, la giocosità

Se vuoi anche tu portare giocosità nella tua vita, diffondere la felicità e la filosofia “HappyfulnessⒸ”, che include felicità (happiness, ma la abbiamo voluta scrivere con la Y, come in “The Pursuit of Happyness” ), atteggiamento mentale (mindset), giocosità
(playfulness) puoi partecipare alle nostre formazioni specialistiche.
Imparerai ad avere un approccio e un atteggiamento giocosi e a sviluppare così molte abilità (soft skills) fondamentali in ambito personale e professionale.
Fonti
- Brown, S., & Vaughan, C. (2013). Gioca! Come il gioco può formare la mente, aprire l’immaginazione e costruire la felicità. Recuperato da https://amzn.to/2WV0k5x
- Brendan, B. (2018, marzo 20). Why the Best Leaders Act Like Playful Puppies. Recuperato 19 maggio 2019, da https://www.entrepreneur.com/article/310191?