Come diventare un istruttore subacqueo anche se non sai nuotare.
Tutto è iniziato parecchi anni fa, quando ho rischiato di annegare.
Ma ora sono qui: Mar Rosso, acque territoriali sudanesi. A un sospiro di vento dalle acque dell’Eritrea. Un punto geografico sperduto, dove imbattersi in altre imbarcazioni è un evento. All’orizzonte, per 360 gradi, solo mare.
E io ci sono DENTRO, a questo mare, avvolto, insieme ai subacquei che sto guidando in un viaggio straordinario, a contatto con l’immensità e con la parte più vera di me stesso.
Il suono lieve del mio respiro è accompagnato dalle bolle che, ritmicamente, escono dal mio erogatore, mentre mi muovo in modo inavvertibile.
La magica percezione di assenza di peso che provo quando sono sott’acqua è direttamente proporzionale alla sensazione di leggerezza e di libertà, mentre mi godo lo spettacolo di milioni di pesci che danzano di fronte ai miei occhi.
All’improvviso siamo letteralmente circondati. Un branco di centinaia di squali martello volteggia tutt’intorno a noi, con il loro incedere a “zig zag”. Accanto alle mamme nuotano i cuccioli, già formati con il loro piccolo “martello”. Alcuni esemplari quasi ci sfiorano, possiamo osservarli da una posizione privilegiata e ammirare i grandi occhi posti ai lati del martello.
Questi animali sono dotati di una straordinaria sensibilità per i campi elettromagnetici. Sicuramente stanno percependo il mio campo elettrico e… il ritmo del mio cuore. Che sta battendo forte come una grancassa
per l’emozione. Mi sento grato e privilegiato di poter assistere a questa processione lenta e silenziosa.
Sono orgoglioso di me stesso. Qualche anno fa non sapevo nuotare, oggi sono l’istruttore subacqueo che sta accompagnando il gruppo.
La gioia e l’amore sono le ali
per le più grandi imprese.
Goethe
Il giorno che ho rischiato di annegare mi trovavo in Grecia, su un’imbarcazione in mezzo al mare. Ci portarono in un punto lungo costa dove c’erano delle sorgenti di acque sulfuree accessibili solo dal mare. Bisognava tuffarsi e arrivare a nuoto. Sembrava vicino e il desiderio
fu più forte della paura. Mi tuffai senza saper nuotare, iniziai ad annaspare goffamente e a bere. Non so quanto tempo passò. In qualche modo tornai alla barca.
Mi iscrissi a un corso di nuoto. Quel primo inverno imparai a nuotare e nei successivi inverni frequentai tutti i corsi di nuoto e imparai tutti gli stili.
Per mantenermi in forma andavo in piscina e nel frattempo il mare stava diventando una vera passione: guardavo i documentari in televisione e mi piacevano un sacco quelli subacquei, che mostravano pesci tropicali e squali. Così mi iscrissi a un corso subacqueo. Ricordo ancora la grande emozione dell’esame al mare e il brevetto tra le mie mani. A distanza di soli due mesi, andai in crociera in Mar Rosso e incontrai il mio primo squalo!
Più andavo sott’acqua e più mi entusiasmavo; eppure soffrivo anche il mal di mare!
Là sotto era tutto speciale. Andavo avanti. E a un certo punto mi venne voglia di diventare guida e poi istruttore subacqueo.
Dopo poco più di 10 anni da quel giorno in cui avevo rischiato di annegare ho coronato il mio sogno di diventare istruttore subacqueo.
Ecco perché ora sono qui, grato di vivere ogni istante con emozione.
Ho ascoltato la passione, quella del mio cuore.
Ho guardato dentro di me.
Ho definito la paura, la ho guardata in faccia e le ho sorriso, poi la ho presa per mano, ho danzato con lei e la ho trasformata in forza, complici l’amore per la natura e la passione per gli animali del mare.
E’ quello che aiuto gli altri a fare, ora, come skill coach.
Volare oltre la paura, dopo averla guardata in faccia.
Seguire il cuore e la passione, profondamente.
Non esiste piacere migliore nella vita di quello di superare le difficoltà , passare da un gradino del successo a quello superiore, formulare nuovi desideri e vederli realizzati.
Colui che si accinge a qualche grande o
Samuel Johnson, letterato inglese
lodevole impresa vede le sue fatiche prima sostenute dalla speranza, poi ricompensate dalla gioia.